Come il blocco dello scrittore, anche l’artista ha il suo blocco, che sia della matita o della mano, chiamatelo come volete è pur sempre un problema. Alcuni usano l’espressione “paura della tela bianca”, che fa un po’ film horror, ma anche questo si presenta come un vero ostacolo. Spesso ci ritagliamo dei momenti per inseguire le nostre passioni, ma certe volte capita che, dopo aver incastrato a pennello un paio d’ore per disegnare, non si riesce a dare sfogo alle proprie idee. Vediamo come rimediare a questo ostacolo!
Prima di tutto!
Individuare le cause:
1) C’è qualcosa che vi preoccupa?
2) Quel giorno siete particolarmente stressati o stanchi?
3) Non avete ispirazione?
4) Non sapete come iniziare?
Ok, fate mente locale e capite qual è la fonte del vostro problema.
Ciao e buon disegno!
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Una nuova rubrica del sito www.comedisegnare.com #drawing #homework #esercizi di #disegno. #1 esercizio per il controllo della pressione, riempire uniformemente l’area interna di un rettangolo usando la matita. Posizione della mano “stecca”. Segui i tutorial di Silvio Curti se vuoi migliorare nel disegno!A presto!
#trucchi di #Comedisegnare per migliorare nel #disegno con #SilvioCurti, oggi vediamo 4 diversi modi di tenere la #matita#1: “di punta” la matita è quasi perpendicolare al foglio, la punta disegna un tratto netto e preciso, ideale per particolari e contorni netti, la presa decisa permette un buon controllo
#2 “infradito” la matita è inclinata a 20 gradi dal foglio, posizione ideale per schizzi progettuali, tratti ortogonali, la mano è ferma è si muove il braccio tipo #tecnigrafo
#3 “stecca” in questa posizione si tiene la matita come una stecca da biliardo a fare leva sul foglio, utilizzando la parte laterale della mina. Si genera così un tratto spesso e uniforme ed è possibile dosare ampiamente la pressione. Ideale per coprire grandi campiture piatte o sfumate con movimento bidirezionale.
#4 “delicata” si tiene la matita tra l’indice e il pollice con una lieve pressione. Se appoggiata delicatamente sul foglio, permette di tracciare un disegno leggero, dalle curve sinuose. Ideale per abbozzare un #ritratto o un soggetto per copia dal vero. È più l’occhio che disegna.
Buon disegno! Alla prossima!
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“Ci teniamo tutti ad essere accettati ma dovete credere che i vostri pensieri siano unici e vostri, anche se ad altri sembrano strani ed impopolari. Come ha detto Frost “Due strade trovai nel bosco e io scelsi quella meno battuta, ed è per questo che sono diverso”.
Robin Williams (John Keating) – l’Attimo Fuggente.
Sono un grande ammiratore di Robin Williams, sono stato folgorato quando avevo 18 anni da Dead Poets Society, (Attimo Fuggente) ed ogni volta che lo rivedevo mi ritrovavo nei panni di questi ragazzi con tanti sogni e aspettative. Oggi dopo la morte di Robin ho rivisto quel film a distanza di un po’ di anni e mi ritrovo ogni giorno, nel mio lavoro, nei pensieri e nelle azioni di quel professore vero e genuino. In ogni tratto di questo disegno ho pensato intensamente a lui come John Keating e a lui come Robin, a quanto potessero essere legati il suo personaggio e l’uomo reale. E’ incredibile come una persona che si fa portatrice di un messaggio di vita e speranza come quello che sprigiona l’Attimo Fuggente oggi non sia riuscito a sopportare il carico della propria vita. Forse si è sentito come Neil Perry, compiendo un ultimo disperato gesto al quale non c’è rimedio. Voglio ricordarlo con questa espressione di un ultimo sorriso che non ci ha dato ma che si legge dagli occhi, voglio che rimanga così nel tempo e nella mia mente, come direbbe Susan Sontag per una fotografia “è insieme una pseudopresenza e l’indicazione di un’assenza”.
Grazie Robin. Silvio Curti
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Nel 2008 è nato un progetto, che consiste nel realizzare una “Scuola di Disegno” che possa soddisfare tutte le esigenze degli appassionati. Ad oggi abbiamo costruito un gruppo di lavoro sotto il nome di “ComeDisegnare”. E’ un gruppo molto produttivo dove ognuno esplora una o più tecniche in modo personale. Si sperimentano nuovi materiali e si propongono nuove idee. Una sorta di atelier aperto in cui è possibile esprimersi con il proprio stile.
Le tecniche che vengono approfondite vanno dalla gafite pura, alla china, per arrivare al pastello, all’acquarello in pastiglia e in pasta. Gli stili sono quelli dello Sketch o della rappresentazione iper-reale o da fotografia. I soggetti sono lo still life, il ritratto, il paesaggio, l’ambiente naturale. I temi: la grazia, la natura, l’uomo, il viaggio, la passione.
Un gruppo di lavoro i cui componenti seguono un unico intento: quello di migliorarsi facendo qualcosa che amano, con il comune denominatore della passione.
Ore, ore ed ore di lavoro ti fanno entrare in sintonia con il tuo soggetto, ti fanno dimenticare tutto quello che c’è intorno. E’ un trasporto inevitabile e necessario per ottenere un importante risultato.
Esattamente 27 ore, il tempo impiegato per eseguire il ritratto che vi presento oggi, di cui 5 solo sulle labbra e 10 per gli occhi. I materiali che ho utilizzato in questo soggetto sono questi: matite 4b, 2b, hb, h – foglio: 500 gr / liscio
Con le matite ovviamente si passa dalla morbida alla dura in base all’intensità degli scuri e delle ombre che volete ottenere. Le matite più morbide creano campiture molto profonde per le zone di massima ombra, le matite più dure come h, 2h, 3h, ecc., si utilizzano solitamente per dettagli (infatti è meglio evitare le campiture piatte con matite troppo dure poichè diffcili da gestire) che necessitano di toni medi di grigio, come il contorno occhi in questo caso.
Dalla citazione di Cartier-Bresson prendo spunto per farvi riflettere sull’approccio che dovremmo avere con il disegno rispetto alla fotografia che oggi diventa immediata in maniera esponenziale. Il disegno è un’arte che va sedimentata dentro di noi, prima di essere condivisa.
“La fotografia è un’azione immediata; il disegno una meditazione”
cit. Henri Cartier-Bresson
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